Il 2020 è un anno importante per la città di Parma, che si aggiudica il titolo di “capitale italiana della cultura 2020”. Per via della sospensione delle attività culturali nel periodo dell’emergenza Covid-19 la durata della carica è stata estesa al 2021.

Guardandoci appena indietro, nel 2017 la patria del Prosciutto Crudo e del Parmigiano Reggiano – ma anche della coppa, del salame, della malvasia, del sauvignon, del rosso Colli di Parma per citare alcuni prodotti DOC – era stata eletta “città creativa UNESCO per la gastronomia”. Certamente il binomio cultura-cucina rende Parma una città speciale e famosa in tutto il mondo.

“La cultura batte il tempo” dichiara lo slogan. Focalizzarsi sulla cultura per non farsi sopraffare dal passare del tempo. Come racconta il manifesto di presentazione delle iniziative organizzate per il 2020, “esistono tante “Parma” ed ognuna di esse ha un posto preciso nel codice genetico di chi abita la città, ognuna di esse ha qualcosa da dire a chi viene da fuori, a chi studia in città, a chi vi trasferisce la sua vita, a chi la visita per un periodo più o meno lungo. La città romana e quella medievale, la Parma rinascimentale e quella barocca, la borbonica e l’illuminista, la rivoluzionaria e l’asburgica, la Parma contadina e la Parma imprenditrice, quella verdiana – dei sentimenti forti e nazionali del melodramma – e la Parma delle barricate, quella profonda delle tradizioni popolari, la Parma dell’Oltretorrente, e la Parma innovativa e tecnologica: tutte queste sono, insieme e contemporaneamente, la città nella quale viviamo. Uscendo per strada e camminando per qualche minuto, senza accorgercene attraversiamo tutti questi diversi tempi, penetrando un palinsesto di sentimenti e di visioni del mondo che prorompe silenziosamente da ogni strato temporale.

L’obiettivo che la città si pone è quello di “rilanciarsi come uno dei principali centri di attrazione turistica e culturale del Paese e di consolidare la sua naturale vocazione a città d’arte, cultura, cibo e buon vivere”.

La chiave sta nella sinergia tra pubblico e privato, nella collaborazione tra pubblica amministrazione e imprese, nella partecipazione di tutti i protagonisti – Comuni, Provincia, Diocesi, aziende del territorio come Barilla e Chiesi Farmaceutici, associazioni – che contribuiscono con i loro sforzi a valorizzare la città sviluppandone il potenziale.

Il calendario delle iniziative è molto ricco [link al programma o qui] e spazia dall’arte, al teatro, alla danza, alla musica, allo sport. Cultura a trecentosessanta gradi dunque, con mostre, installazioni, spettacoli, concerti, laboratori, incontri, dibattiti, convegni ed eventi sportivi in varie sedi della città.

Visitare Parma nel 2020 e 2021 con noi – guide di Alicanto – rappresenta un’ottima occasione per arricchire l’itinerario della visita della città, con uno o più appuntamenti delle rassegne in programma [link al programma oppure qui].