Fontanellato è una località della cosiddetta bassa padana, distante una ventina di chilometri da Parma. Nel centro del paese si trova la maestosa rocca medievale fondata nel XIV secolo sulla sede di una costruzione preesistente. L’edificio è a pianta quadrata ed è circondato da un fossato ancora oggi pieno d’acqua. Così come molti castelli del ducato di Parma e Piacenza, anche quello di Fontanellato ha visto con lo scorrere del tempo il passaggio dalla originaria funzione militare e difensiva a quella di dimora signorile.
Esponenti della potente famiglia Sanvitale vissero nella Rocca di Fontanellato per quasi seicento anni: dalla seconda metà del XIV secolo fino alla vendita nel 1948 al comune di Fontanellato.
Tra le mura della rocca, in una stanza dalle piccole dimensioni, si trova uno dei capolavori di Francesco Mazzola noto come Parmigianino, capofila del manierismo italiano. Si tratta di un’opera commissionata dalla contessa Paola Gonzaga e dal marito Galeazzo Sanvitale, in cui, con la grazia e la raffinatezza che pone in tutte le sue opere, il pittore racconta la storia di Diana e Atteone, ispirandosi alle Metamorfosi di Ovidio. È un tuffo al di fuori dello spazio e del tempo, in una dimensione sospesa, quello che si compie osservando la volta della saletta. Il racconto mitologico si svolge, una scena dopo l’altra, dalla partenza di Atteone con i compagni per la battuta di caccia, fino all’epilogo tragico.
Percorrendo le stanze della rocca insieme alle guide di Alicanto incontrerai gli affreschi di Cesare Baglione, le nature morte di Felice Boselli e la collezione di ceramiche, curioserai nella camera nuziale con arredi sei-settecenteschi e farai conoscenza con i membri della famiglia Sanvitale ritratti nei dipinti della galleria degli antenati.
Una curiosità da non perdere, durante la visita alla rocca – controindicata per chi soffre di claustrofobia – è senza dubbio la camera ottica. In una delle torrette, dopo avere chiuso la porta di ingresso e oscurato l’ambiente, un complesso sistema di specchi consente di vedere l’immagine della piazza esterna, illuminata e proiettata su una superficie concava. È così possibile spiare, senza essere visti, gli inconsapevoli passanti!
Durata della visita: circa un’ora
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Affreschi, mobili, dipinti, ceramiche e pure un teatrino per le marionette: Alicanto ama perdersi tra le meraviglie del castello di Fontanellato
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